Ho viaggiato...di Fabiola Paci

Non ho viaggiato quanto avrei voluto
nè quanto ho sognato...
ho solo toccato le persone negli occhi e sfiorato i loro capelli...
osservato i loro silenzi...e sentito il loro vedere...
di tutte quelle che hanno errato nei miei confini...
di tutte quelle che oltre il confine hanno osato sfidare il ritorno
ed ho così esplorato paesi che mappe non indicano.
Non mi sono imbarcata...non ho volato...non ho vidimato biglietti...
sono stata la mia onda...la mia traiettoria...il mio controllore...
ho solo sondato un mondo alla volta...fin dentro le viscere...
dell'anima ne ho fatto la bussola...dei pensieri segnali...
ho sentito il fetore di rotte già note...
ed il tepore di gesti inconsueti...
è stato così...come perdersi tra le mura di una capitale...
per ritrovarmi protetta dalla suburbia.
Non ho dovuto inventare parole per farmi comprendere,
ho aperto il mio vocabolario a chi ha saputo sentirlo.
Ho perso quel treno...per ritrovarmi ad unire un binario...
e smarrirmi tra i percorsi di un cenno.
Non ho foto da riguardare...ma sorrisi da trattenere
per un immagine che sola saprò fermare...
e rilegarla tra la foto più bella...quella mai scattata.
Ho visto così tutto il mondo in un luogo...in un corpo...in un essere...
e mantenuto l'inquietudine di nuovi percorsi.
Ho sentito l'Africa dalle mani di un amico improvviso...
l'Oriente dagli occhi di un mendicante distante...
l'Europa dalle certezze di sonosciuti adiacenti...
e tutto il mondo in un tuo abbraccio.
Non ho viaggiato...quanto avrei voluto...ma ho fatto il periplo di ciò che ho preteso...
rischiando ogni volta il naufragio...
guardando negli occhi...chi ha saputo incrociarli ai miei...viaggiando con me.